
“Filippo De Ferrari: storie di francobolli” con Domenico Carratta
Venerdì 3 marzo, ore 16.30
“Filippo De Ferrari (poi Philippe de La Renotière von Ferrary): storie di francobolli”
con
Domenico Carratta
Filippo De Ferrari (in seguito trasformò il nome in Philippe de La Renotière von Ferrary) fu uno dei più grandi filatelisti della storia. Nacque a Parigi nella casa in Rue d’Astorg, che era la residenza parigina dei suoi genitori – Raffaele De Ferrari e Maria Brignole Sale, duchi di Galliera, nobili di Genova. Filippo aveva iniziato a collezionare francobolli verso i dieci anni e, favorito dalle condizioni economiche agiate, aveva progressivamente ampliato la sua raccolta che raggiunse negli anni dimensioni inusitate, tanto da farlo passare alla storia come il più grande collezionista di francobolli mai esistito! Alla sua morte, nel Palazzo in Rue de Varenne, dove ben due ampie stanze erano riservate alla sua collezione, si contavano oltre 250.000 esemplari!
Filippo era riuscito a convincere Pierre Mahé, il più affermato commerciante di francobolli di Parigi, ad entrare al suo servizio esclusivamente per la gestione della sua collezione. Non solo: il Mahé venne ad abitare in Rue de Varenne, vicino al palazzo di Filippo, per essere più facilmente e continuamente reperibile! Alla morte del Mahé subentrò il figlio.
Gli acquisti erano continui e forsennati, sia da parte di Filippo che del Mahè, che tratteneva un dieci per cento “d’amicizia” su quanto da lui pagato. Nessuno vide mai la collezione di Filippo, con la sola eccezione di re Giorgio d’Inghilterra, altro grandissimo collezionista, ma Filippo si scusò per non essere stato presente: troppo grande sarebbe stata per lui la sofferenza nel vedere un estraneo ficcare il naso nei suoi preziosi francobolli! Per la stessa ragione non partecipò mai ad alcuna esposizione, limitandosi a scrivere qualche articolo sulla stampa specializzata.
Preziosi i suoi francobolli? Moltissimo, ma non proprio tutti. Accanto ad esemplari eccezionali, come il One Cent British Guyana, unico esemplare tuttora esistente al mondo, vi erano pezzi molto più banali, molti doppi e moltissimi falsi!
I suoi francobolli erano conservati non in album, ma in buste ordinate verticalmente di difficile consultazione e non era infrequente che egli portasse in tasca esemplari di valore inestimabile. Nonostante la sua ottima condizione economica, si vestì sempre in maniera molto trasandata, indossando un vecchio capello da studente, per di più sdrucito che divenne il suo marchio di fabbrica e col quale è stato raffigurato in molti francobolli emessi in suo onore in giro per il mondo.
Filippo fu anche un celebrato numismatico, tanto da portare appese ad una catenella del panciotto alcune preziosissime monete che gli furono fatali.
Domenico Carratta: Biomedico, fotografo presso ospedale Galliera
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Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La capienza massima della sala è di 45 persone